(Una piccola poesia per la progressiva pessimizzazione della cultura)
Il concetto del perfett(issim)o
Attendi. Nel meningo non mi fingo
Un corpo pingue d'arbore completa,
Se l'oculo non colse, e non conserbo
Che un pezzo ruvido di secco legno,
Non altro dal pinocchio del Gieppetto,
Di pioppo. Sì la pièta del prelato
È oppio per il populo, che il troppo
Approccia con gran foga, per la droga
Grondante d'arroganza, il poco ingegno
Ch'è quello d'un pajaccio dell'umano,
E abbraccia goffo spettro; sì Tomasso
Col pentodo sentiero, et il Descarte
Illuse sé, ma tu rispetta il segno:
Il cerchio che ricerche ha foggia d'ovo.
Il concetto del perfett(issim)o
Attendi. Nel meningo non mi fingo
Un corpo pingue d'arbore completa,
Se l'oculo non colse, e non conserbo
Che un pezzo ruvido di secco legno,
Non altro dal pinocchio del Gieppetto,
Di pioppo. Sì la pièta del prelato
È oppio per il populo, che il troppo
Approccia con gran foga, per la droga
Grondante d'arroganza, il poco ingegno
Ch'è quello d'un pajaccio dell'umano,
E abbraccia goffo spettro; sì Tomasso
Col pentodo sentiero, et il Descarte
Illuse sé, ma tu rispetta il segno:
Il cerchio che ricerche ha foggia d'ovo.
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